Era un po’ che volevo scrivere questo articolo: ed in un certo senso era anche l’ora, visto che non pubblico da queste parti da… quanto? Un mese e più?
Insomma, è passato un po’ di tempo dall’ultimo articolo, dedicato alla configurazione base di TravisCI per un progetto Laravel. Da quel punto in poi non ho praticamente scritto più nulla, e sono diventato anche un “latitante” tra Forum e Slack (ok, su Slack un po’ di meno).
Insomma: cosa è successo? Laravel-Italia è fermo? Proprio in questo periodo di fermento?
Assolutamente no.
So Far, So Good
Semplicemente ho avuto molto poco tempo. Lo ammetto, anche un po’ di voglia è venuta a mancare: in questo periodo mi sto dedicando ad una marea di cose diverse tra loro. Da cose inerenti all’informatica (Elixir ed il suo framework, Phoenix, realtà molto interessante) al premere tasti su altre tastiere (non è mai troppo tardi per imparare a suonare uno strumento, pare).
Quando ho creato Laravel-Italia, verso la fine del 2013, ero in un territorio inesplorato ai più. L’obiettivo? Esplorarlo. Giocare per amore del gioco (cit.). Ad intuito sentivo che c’era del potenziale, e quel potenziale l’avevo scoperto proprio facendo fare a Laravel ciò in cui eccelle: darmi una mano a consegnare i miei progetti ai miei clienti più velocemente, senza però scrivere codice di pessima qualità.
Un esperimento nato quasi per gioco: chiesi a Dayle Rees di poter tradurre alcuni articoli dal suo blog. Dagli articoli si è passati ai libri e… alla fine ne ho tradotti sei. Laravel però mi ha dato ancora di più. Mi ha permesso di farmi un’esperienza bellissima su Sitepoint, come editor. Ciliegina sulla torta, tutte queste esperienze due anni fa mi hanno permesso di scriverne uno tutto mio, di libro.
Dico questo per ostentare qualcosa? No, in realtà è per provare che dietro Laravel si è creato un interesse pazzesco. Certamente non sono il solo, ma sono sicuro che una piccola parte, con questo sito e questa community, l’ho fatta, qui in Italia. Tant’è che, qualche giorno fa, al PHPDay di Verona hanno annunciato il primo LaravelDay. A tal proposito vi terrò informati nel corso dei prossimi mesi.
So… What?
Bisogna soltanto capire, a questo punto, come evolverà la storia.
Al momento, questa nostra community conta:
- una pagina Facebook con più di 1000 seguaci;
- un forum con più di 700 utenti
- uno Slack in cui più di 400 persone, giornalmente, si scambiano idee e pareri, aiutandosi.
C’è poi un sito, questo sito, con un bel po’ di articoli. Quasi 180.
Sarò sincero: non so dare una risposta alla domanda “quando tornerai a scrivere articoli per il sito?”
Semplicemente adesso non ne ho tempo. Seguo la scena Laravel, mi guardo intorno continuamente, stanno per succedere un sacco di cose (Laravel 5.5, la prossima LTS, ad esempio). Il periodo è pieno, il tempo poco. Ribadisco però quello che dico sempre: Laravel-Italia è sempre aperta a contributi esterni di qualsiasi tipo, purchè interessanti e ben scritti.
Per quanto riguarda il Forum e Slack, invece, ho le idee più chiare: mi piacerebbe andare verso il secondo, più moderno. Prima di scegliere
Discourse per il forum attuale, ne ho provati tantissimi. Discourse in un certo senso è stato un trade-off accettabile ma il concetto stesso di forum non rende più come una volta. Nonostante le statistiche di Discourse mi dicono che abbiamo un forum attivo ogni giorno, sono convinto che Slack, se ben usato e strutturato, possa dare molto di più.
Una cosa, per il futuro, è certa. Mi concentrerò molto di più sullo sviluppo di un servizio più utile, e lo farò usando Slack.
Finisco questa breve nota con un ringraziamento a tutti coloro che ogni giorno danno forza a queste pagine, a questo forum, a questi canali.
Ne vedrete (ancora) delle belle.
Grazie a tutti,
Francesco